Retribuzione Colf: quant’è la paga oraria di una colf?

A quanto ammonta la retribuzione di una colf?

Avvalersi dell’aiuto di una colf non è sempre un lusso per pochi, sebbene nell’immaginario collettivo sia reputato tale. Non si tratta come si pensa di un privilegio riservato solo alle persone e alle famiglie benestanti, ma a tutti coloro che per varie ragioni non hanno tempo e voglia di dedicarsi alla pulizia della propria abitazione, dell’attività commerciale che gestiscono o dell’ufficio in cui lavorano. La verità è che c’è molta confusione in merito a questa agognatissima figura e che la maggior parte dei dubbi di chi se ne priva sono relativi, appunto, ad una disinformazione diffusa a proposito della retribuzione della colf.
Sfatiamo immediatamente un mito: non necessariamente la collaboratrice domestica deve essere assunta in maniera diretta dalla famiglia che usufruirà dei suoi servigi. Oggi esistono infatti varie agenzie online, come la prestigiosa Cleaning Farm di Milano, che mettono a disposizione di chi ne ha bisogno un team di efficientissime e brillanti dipendenti sempre pronte a tirare a lucido ville, appartamenti, negozi e studi professionali e a prendersi cura di anziani, adulti non autosufficienti e bambini.
I vantaggi che ne derivano sono innumerevoli: non ci si dovrà occupare personalmente dei contributi della lavoratrice e nemmeno di spese extra quali ferie, tredicesime, malattie, trattamenti di fine lavoro e così via. L’unica cosa della quale ci si dovrà preoccupare sarà la paga oraria della colf. 

Quant’è la paga oraria di una colf assunta con contratto regolare?

Nel caso in cui si decida di chiedere aiuto ad un’agenzia di colf online come la Cleaning Farm, il compenso della collaboratrice domestica sarà disciplinato dal contratto collettivo nazionale del lavoro domestico e rispetterà perciò le tabelle vigenti. Le modifiche apportate lo scorso 27 gennaio dal Ministero competente hanno comportato dei leggeri aumenti e la paga oraria varia ora in base al livello di esperienza della lavoratrice: una collaboratrice generica che non abbia maturato un’esperienza di almeno un anno richiede 4,50 euro all’ora, mentre per una più esperta e qualificata, capace anche di prestare assistenza ad eventuali persone non autosufficienti, ne occorreranno poco più di 8.
Nel mezzo ci sono altri sei livelli, a ciascuno dei quali corrisponde un diverso livello di preparazione nella sfera dei lavori domestici: si passa così dai 5,36 euro all’ora per una colf che svolga anche mansioni di baby sitter ai 7,73 euro previsti, invece, per una collaboratrice domestica che sia completamente autonoma e ricopra ruoli di responsabilità.
Va fatto un altro tipo di discorso per le colf alle quali si decide si offrire vitto e alloggio: le tabelle relative ai compensi per le collaboratrici convivente sono difatti ben diverse e la paga non è ovviamente oraria ma mensile. Si va da un minimo di 625 euro ad un massimo di 1193, sempre in base all’inquadramento professionale della lavoratrice.

Retribuzione e compiti di una colf?

Tornando alle collaboratrici domestiche non conviventi, la paga oraria delle colf dipende dunque sostanzialmente da quello che si desidera lei faccia in casa ed anche all’esterno. Va da sé che una dipendente che dovrà occuparsi solo della casa pretenderà una retribuzione nettamente inferiore rispetto a quella che avrà diritto a richiedere una colf con esperienza pregressa in fatto di assistenza agli anziani, ai bambini, ai disabili o ad un cuoco professionista che preparerà per voi ottimi pranzi e cene. Detto ciò è bene sottolineare che alla collaboratrice domestica possa essere chiesto di svolgere mansioni che vanno oltre la mera cura della casa.
Occuparsi della dimora sarà sì il suo compito principale, ma laddove espressamente concordato potrà venire incontro alle esigenze della famiglia sbrigando anche tutt’altro genere di commissioni: potrà fare la spesa per la famiglia presso la quale lavora, andare a pagare le bollette, accompagnare i bambini, se presenti, a scuola, andarli a riprendere ed anche intrattenerli sino al ritorno dei genitori. Se necessario le si potrà chiedere di occuparsi del pranzo e della cena.
Sarà lei, in ogni caso, a pianificare in piena autonomia il suo lavoro quotidiano: il suo planning settimanale sarà tale che in procinto del weekend si sarà occupata di ogni angolo della casa consentendovi così di godervi l’agognato fine settimana e la sensazione di benessere che solo un nido perfettamente pulito e in ordine potrà darvi.