Disoccupazione Colf e Badanti

Con l’aumento del numero di contratti di lavoro per badanti, colf e collaboratori domestici, l’Inps ha deciso di estendere l’indennità di disoccupazione anche a questa tipologia di lavoratori.

Quando assume un collaboratore domestico, il datore di lavoro è obbligato a versare allo stato contributi previdenziali che serviranno a pagare alcune prestazioni sociali a favore del lavoratore. Normalmente per una badante o colf, regolarmente assunta, si pagano i contributi per l’indennità di malattia, maternità, pensione, assegni familiari e altri sussidi assistenziali.

Tra le prestazioni previste dal governo esiste anche l’assegno di disoccupazione per i lavoratori domestici. Se hai domande o dubbi oltre all’articolo che abbiamo scritto utilizza il nostro comodo servizio online: l avvocato risponde.

In cosa consiste la disoccupazione per badante e colf?

La NaspI ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego è un sussidio di disoccupazione per badante e colf erogato dall’Inps mensilmente per una durata massima di 6 mesi o 180 giorni.

Dunque in caso di licenziamento di un collaboratore domestico convivente o non convivente, quest’ultimo può presentare richiesta di disoccupazione presso gli uffici competenti.

Lo scopo del sostegno alla disoccupazione è lo stesso di quello concesso a agli lavoratori dipendenti che già ne usufruiscono: aiutare il lavoratore per un periodo di tempo stimato in 6 mesi a ricollocarsi nel mondo del lavoro.

Sebbene in linea di massima le regole non siano diverse dalle altre misure di sostegno alla disoccupazione, per le badanti e colf vigono disposizioni specifiche per quanto riguarda il calcolo dei giorni lavorati vista la particolare natura del lavoro domestico.

Quali sono i requisiti per presentare la domanda?

Si può accedere al sussidio di disoccupazione in caso di licenziamento involontario, quindi se il collaboratore domestico risulta licenziato dal datore di lavoro o se ha dato le dimissioni per giusta causa.

Una delle cause delle dimissioni volontarie delle badanti o colf è il non pagamento dello stipendio. Se il lavoratore non riceve regolare stipendio può presentare le dimissioni volontarie e usufruirà della disoccupazione come nel caso di licenziamento involontario.

Se invece una collaboratrice domestica si dimette volontariamente perché ha trovato un altro impiego o per altre ragioni non avrà diritto alla NaspI.

Quanti giorni occorre aver lavorato per richiedere la disoccupazione?

Per fare domanda di disoccupazione la badante o colf deve essere stata assunta con regolare contratto di lavoro e aver lavorato un certo numero di giorni o settimane. Durante questo periodo il datore di lavoro deve aver sempre versato tutti i contributi previdenziali Inps.

In particolare la badante o colf deve aver lavorato almeno 13 settimane negli ultimi 4 anni o almeno 5 settimane negli ultimi 12 mesi. 5 settimane corrispondono a 30 giorni lavorativi e una settimana di lavoro domestico si compone di 24 ore lavorative.

Come si contano le settimane lavorative per una badante o colf?
Per capire se la tua collaboratrice domestica ha diritto alla NaspI per badante e colf occorre rispettare il calcolo delle 24 ore di lavoro settimanali. Le ore lavorate possono essere cumulate anche tra più datori di lavoro e la badante o colf può essere stata assunta con contratto di lavoro full time o part time. L’essenziale per usufruire del sostegno alla disoccupazione è l’aver raggiunto il numero di settimane previsto dalla legge.

Come presentare la domanda di disoccupazione?

La richiesta di disoccupazione va inoltrata dalla collaboratrice domestica all’Inps 7 giorni dopo la data di licenziamento o dimissioni volontarie per giusta causa e non oltre 68 giorni da questa data. Il sussidio di disoccupazione partirà dall’8° giorno dopo il licenziamento. 

La richiesta del sussidio deve essere fatta agli uffici dell’Inps contattando il numero verde, direttamente online se si è in possesso del codice Pin per svolgere le pratiche in via telematica, oppure rivolgendosi ai Caf o patronati che offrono un servizio di espletamento pratiche di disoccupazione. Va allaegata alla domanda una dichiarazione di disoccupazione.

Durata e importo dell’indennità di disoccupazione

L’assegno di disoccupazione corrisponde ad una percentuale degli ultimi tre stipendi percepiti e va via via riducendosi con il passare dei mesi. La badante o colf riceverà la disoccupazione ogni mese per un numero di settimane che equivale alla metà delle settimane lavorate o per un periodo massimo di 6 mesi.